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Come ti permetti? - L'importanza di offendersi

Quante volte ci siamo sentiti offesi?

Sei pigro, potresti muoverti di più”.

Ti lamenti per ogni cosa, sei proprio pesante”.

Smettila di prendere tutto sul personale”.

Basta un commento, un’osservazione o una parola fuori posto a far sì che il nostro umore cambi drasticamente. I nostri muscoli si contraggono, si aggrottano le sopracciglia e il nostro sangue si avvelena. I motivi possono essere molteplici: chi ci ha offeso ci ha frainteso e non è in grado di vederci e capirci per davvero. O magari ci ha pure azzeccato, ma il fastidio provato in quei momenti porta a chiedersi sempre la stessa cosa - come ti permetti?

Quando ci offendiamo, sentiamo che quella linea immaginaria che divide sé dall'altro è stata oltrepassata. In quel momento ci sembra tutto chiaro: io ho ragione, è quella persona ad avermi mancato di rispetto.

E non è detto che non sia così, anzi, il più delle volte è proprio quello che accade. Eppure, ciò che rende il tutto più complicato è che, spesso, ci sfugge il motivo per cui quella linea era ai nostri occhi così invalicabile.

La rabbia e il fastidio rendono il tutto annebbiato ed estremamente confuso. La nostra dignità è stata gratuitamente offesa? Oppure c’è qualcosa che, presi dalla nostra quotidianità, ci sta sfuggendo su noi stessi? E per quanto riguarda chi ci ha offeso, aveva effettivamente buone intenzioni o aveva semplicemente bisogno di scaricare la sua rabbia su qualcuno? In entrambi i casi, cosa c’è dietro quel commento?

L’offesa, seppur irritante, tende ad essere estremamente sottovalutata. Quel fastidio, per quanto insopportabile, allenta le distanze e apre una porta sull’intimità sia di chi ha recato l’offesa e sia di chi l’ha ricevuta.

Ad esempio, se si ha il coraggio di guardarsi più a fondo, si può scoprire che si è scelto di puntare il dito contro la pigrizia dell’altro perchè sotto sotto associamo a quel tratto dei significati personali per noi intollerabili, anche sulla base delle nostre esperienze personali. Oppure, nel caso in cui avessimo ricevuto l’offesa, potremmo arrabbiarci proprio perchè in realtà ci riconosciamo in quel commento e ci siamo ricordati per l’ennesima volta di quanto, nei fatti, non siamo per nulla fieri di noi stessi.


Spesso la forza delle emozioni che proviamo ci travolge e ci frena dall’esplorarci più a fondo. Tuttavia, se si trova la forza di mettere da parte l’orgoglio, il rancore e tutto il complesso intreccio di vissuti che caratterizzano tutti quei momenti in cui offendiamo e/o ci sentiamo offesi, possiamo prenderci del tempo per noi, osservare più attentamente la scena e spostare la domanda da “come ti sei permesso” a “che cosa è successo?.

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